Con una struggente dedica rivolta alla sorella, al cane Bricca e a tutte le persone che l’hanno sostenuta e accompagnata in un percorso avventuroso ed emozionante, si apre “Un posto in scena – Riflessioni e ricordi di una folle professione”, il libro di Marina Tagliaferri edito dalla Giannini, che raccoglie aneddoti, amarcord, episodi noti e non legati alla straordinaria carriera di un’artista eclettica e versatile, attrice di teatro e di fiction di successo, talentuosa doppiatrice e briosa scrittrice, con una spiccata passione per la cucina.
Nata a Roma, sotto il segno del Sagittario, che conferisce audacia ai sogni, una naturale curiosità e voglia di sperimentare, Marina Tagliaferri si è diplomata all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico e ha debuttato nel 1974 nell’Amleto di Carmelo Bene. Sono seguiti, per citare alcuni lavori a cui l’attrice ha preso parte, Il vantone di Plauto (1976) di Pier Paolo Pasolini, per la regia di Luigi Squarzina, Misura per misura (1976) di William Shakespeare, ancora una volta per la regia di Luigi Squarzina, con Gabriele Lavia, Il commedione di Giuseppe Gioacchino Belli, poeta e impiegato pontificio, di Diego Fabbri, per la regia di Giancarlo Sbragia (1978), Liolà (1983) di Luigi Pirandello, con Ugo Pagliai e Paola Gassman e la regia di Nino Mangano, l’Otello (1985) di Shakespeare portato in scena da Giancarlo Sbragia, al fianco di Enrico Maria Salerno, e Il ritorno di Casanova (1991) di Tullio Kezich, che si ispira al celebre racconto di Arthur Schnitzler, con Giorgio Albertazzi e per la regia di Arman Delcampe. Ha poi esordito al cinema e in tv, entrando a far parte, sin dal primo episodio, nel 1996, del cast di Un posto al sole, dove interpreta il personaggio di Giulia, coraggiosa assistente sociale che diventa simbolo della forza delle donne. È inoltre la voce italiana di star come Whoopi Goldberg (in Il grande cuore di Clara), di Annette Bening (Valmont), di Meryl Streep (in diversi film tra cui Dove eravamo rimasti, Il ritorno di Mary Poppins, Panama Papers) e della cantante Mariah Carey (nel film d’animazione LEGO Batman – Il film).
Una carriera intensa che viene rivissuta in questo volume, presente ed esposto presso lo stand della Giannini, a Napoli Città Libro, la manifestazione che si è svolta nelle sale della Stazione Marittima, dal 14 al 16 giugno, e che permette al pubblico di conoscere, per così dire, Marina oltre Giulia, puntando l’accento sulla prima vita dell’attrice, lo studio, l’Accademia, le tournées, i trucchi e i costumi di scena, i numerosi incontri con personaggi speciali, da Carmelo Bene a Vittorio Gassman, da Paola Borboni a Giorgio Albertazzi, a tanti altri ancora.
Come sottolineato dall’autrice, il testo – impreziosito da numerosi scatti fotografici – nasce dalla volontà di mostrare ai lettori gli aspetti inediti di una vita comune che, a un certo punto, prende una svolta inaspettata. Perché questo è un testo che procede a ritmo serrato e per “sliding doors”, per usare un’espressione cara all’attrice, per segni del destino e decisioni prese con ferrea volontà, con la tenacia che è uno dei tratti caratteristici di Marina Tagliaferri. Soprattutto, filo conduttore del libro è il tema della memoria, un monito per i tempi convulsi che stiamo vedendo. Onorare il proprio passato, con tutte le cadute e le rinascite previste nel cammino di ciascuno, accettarlo, trarre insegnamento, ove possibile, e andare avanti. Continuando a sognare e a progettare. Ogni capitolo sintetizza una fase della vita della scrittrice, che si sofferma in modo particolare sull’adolescenza quando: “la nostra immagine ci appare al tempo stesso desiderabile, nemica, unica e banale. È il nostro Sé che comincia ad allargarsi dentro di noi prepotentemente, talmente tanto che ci spaventa (…) Ma non possiamo liberarci del nostro Sé, perché noi siamo il Sé”.
Da qui, una ricerca costante che la porta a confrontarsi con l’altro con umana partecipazione, a tracciare nuove rotte e orizzonti, fino all’incontro, casuale o voluto dalle stelle, con la recitazione.
Così, con piglio vivace e travolgente, l’attrice romana rievoca storie, ricordi, modalità di quello che lei chiama il mestiere più bello del mondo. Un capitolo, infine, è dedicato a Bricca Superstar, l’amata cagnolina, compagna di vita e di set, diventata la mascotte della soap Un posto al sole, a cui Marina Tagliaferri dedica alcune tra le pagine più sentite del testo.
Un volume tutto da scoprire e da leggere con attenzione, capace di offrire numerosi spunti di riflessione.